Книга: Pincio Tommaso «L'hotel a zero stelle»

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Ho immaginato il mio albergo ideale. Un hotel a zero stelle i cui ospiti tipo dovrebbero essere i vagabondi dell'anima, coloro che ancora gironzolano alla ricerca di s&# 233;, senza troppa arte n&# 233; parte. In questo albergo non poco scalcinato si pu&# 242; stare fin quando si desidera, perlomeno fintanto che non si&# 232; diventati ci&# 242; che si&# 232;. L'ospite pu&# 242; starsene chiuso in camera, leggendo o riflettendo sul proprio passato o su cosa intende fare del proprio futuro. Se ne ha voglia, pu&# 242; scendere dabbasso e scambiare quattro chiacchiere con il portiere tuttofare dell'albergo, che ha sempre qualcosa da dire, qualche lezione di vita da impartire. Inoltre, diversamente dai normali alberghi, l'ospite pu&# 242; esplorare l'edificio dal piano terra sino al tetto, dal quale&# 232; possibile ammirare un magnifico cielo stellato nelle serene notti di luna nuova. Si pu&# 242; persino bussare alla stanze degli altri ospiti, i quali, essendo vagabondi dell'anima anch'essi, saranno pi&# 249; che felici di accogliervi e scandagliare in vostra compagnia il senso dell'esistere e tutte le questioni a questo senso legate, che sono poi la chiave per orientarsi nel mondo all'esterno, spesso assai meno inospitale del vostro albergo. Solitamente, un buon albergo a zero stelle si compone di quattro piani perch&# 233; cos&# 236; vuole il mito della conquista di s&# 233;, articolato, come noto, in quattro fasi. Alla maniera del viaggio dantesco per i regni ultramondani, il viandante in cerca di s&# 233; passa dallo smarrimento in qualche selva oscura a tre fasi successive.

Издательство: "Laterza" (2011)

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